Anche contro il rischio da idrogeno:
Tra i gas esplosivi sono compresi non solo gli idrocarburi ma anche l’idrogeno. Poiché i sensori con tecnologia a infrarossi non segnalano i rischi di esplosione da idrogeno, il rilevatore X-am 5600 può contare su due sensori elettrochimici per una rilevazione affidabile dell’idrogeno. X-am 5600 offre tutti i vantaggi di un dispositivo resistente all’avvelenamento che può essere utilizzato in aree nelle quali finora si sono usati solo sensori Ex catalitici.
Numerose opzioni di monitoraggio:
Grazie alla combinazione dell’innovativa tecnologia ad infrarossi e dei più recenti sensori elettrochimici miniaturizzati Dräger XXS, questo rilevatore da 1 a 6 gas rileva in modo affidabile concentrazioni esplosive, infiammabili o nocive di O2, Cl2, CO, CO2, H2, H2S, HCN, NH3, NO, NO2, PH3, SO2, O3, ammine, odorizzanti, COCl2 e vapori organici. Con il software PC Dräger CC-Vision, i sensori possono essere facilmente sostituiti, calibrati o convertiti per soddisfare le esigenze legate a molteplici applicazioni.
Flessibilità di utilizzo:
Una pompa esterna opzionale utilizzabile con tubi di lunghezza massima fino a 30 m rappresenta la soluzione perfetta per le misure da effettuarsi prima dell’ingresso in cisterne o condotti. Per il monitoraggio di aree estese, il rilevatore di gas Dräger X-am 5600 può essere utilizzato in combinazione con l’innovativo dispositivo di monitoraggio dell’aria Dräger X-zone 5000.
Adatto per la zona Ex 0:
Questo rilevatore di gas affidabile e di piccole dimensioni può essere utilizzato anche nelle aree classificate come zona 0, ovvero nelle aree in cui la presenza di atmosfere esplosive è sempre possibile.
Monitoraggio ambientale:
In abbinamento al dispositivo Dräger X-zone 5000, il rilevatore X-am 5000 può essere utilizzato per diverse applicazioni di monitoraggio ambientale. Si possono interconnettere automaticamente fino a 25 unità X-zone 5000 per formare un perimetro wireless. L’interconnessione di questi dispositivi di monitoraggio consente di mettere rapidamente in sicurezza aree estese, come ad esempio condotte o cisterne industriali, anche nell’ambito di fermo impianti industriali.